Stamattina è arrivato in redazione un strano messaggio. Da
qualche settimana nel web e tra i giornali circolano le informazioni sull’entità
comparsa in rua Pietro Vannini ad Ascoli Piceno. Molte persone, tra blogger e
giornalisti hanno partorito svariate interpretazioni sull’accaduto e
sull’identità dello spettro, dando origine a numerosi dibattiti e scambi di
opinione. Dopo il polverone alzatosi inizialmente, la notizia è passata in
secondo piano fino ad oggi, quando al nostro giornale, e ad altri quotidiani e
periodici è giunto un messaggio, firmato proprio da Pietro Vannini in persona,
l’entità fotografata la settimana scorsa. Nella lettera, che secondo le analisi
preliminari degli esperti potrebbe essere autentica, l’orafo ascolano
chiarisce, dopo secoli, il malinteso storico secondo il quale Pietro Vannini e
Pietro Dini siano due artisti differenti. Il mittente del messaggio scioglie
così il mistero dei due orafi, dicendoci che Pietro Dini non è mai esistito e
che le opere a lui attribuite sono state realizzate da lui. Oltre a questa
preziosa informazione, che mette finalmente un punto alle discussioni degli
storici che vanno avanti da anni, Pietro si lamenta del fatto che ormai poche
persone si ricordano di lui, e che la sua arte raffinata non viene più
apprezzata. Alla fine del messaggio, Pietro ci informa che il 27 metterà
in atto un piano per scuotere i cittadini ascolani, che confondendolo con
Pietro Dini e dimenticando la sua arte, gli hanno voltato le spalle. Cosa
succederà il giorno 27? Si moltiplicano le ipotesi, e la curiosità tra i
cittadini cresce di giorno in giorno! L’appuntamento è per il 27.
Nessun commento:
Posta un commento