Pietro Vannini

Un grande orafo : Pietro Vannini


Pietro Vannini è il più grande orafo di Ascoli. Suo padre Vannuccio, suo nonno Marinuccio e anche il suo bisavolo Camuccio sono stati valenti orafi. Nato in Ascoli (tra il 1413 e il 1418), ma a causa delle lotte tra le famiglie che cercavano di prendere il potere,  nel 1459 si trasferì a Macerata. Qui divenne zecchiere della città, ma nel 1461, a causa di una vertenza tributaria a lui sfavorevole, ritornònella sua città natale dove la guerriglia urbana nel frattempo si era acquietata. In Ascoli, riprese la sua attività di orafo, e prese parte alla vita politica, ricoprendo importante cariche.
Della vita a artistica di Pietro Vannini non si sa molto, neppure è certo dove avesse la sua bottega. Pare che, dopo aver lavorato col padre, si trasferì in alcuni locali a piano terra del Palazzo del Popolo, poi in via del Trivio, all’angolo con l’attuale via degli Alvitreti. Nella sua scuola si formarono molti artisti tra cui i suoi figli, che portarono fuori Ascoli l’impronta della sua arte e del suo stile.
Due delle sue più importanti opere sono: la superba statua argentea del patrono S. Emidio conservata nel duomo di Ascoli, e il reliquiario, sempre in argento, raffigurante il braccio del santo con la mano benedicente, che si trova all’interno del museo diocesano.

Dopo il ritorno da Macerata, rimase e lavorò sempre ad Ascoli, dove morì il 5 Novembre 1496.

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